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Valpometto - Parco

Un polmone di verde tra le risaie

Storia della più grande area naturalistica della Lomellina nata grazie alla lungimiranza di amministratori e all'impegno di un gruppo d'ambientalisti

Il Parco naturale della Valpometto è lo splendido frutto della passione, dell'impegno, ma anche della lungimiranza e della cocciuttaggine di un perito industriale robbiese Fulvio Pescarolo, tecnico delle caldaie, verificatore per la Amministrazione Provinciale di Pavia sulla sicurezza degli impianti di riscaldamento ma soprattutto in questo caso, grande appassionato della natura, ambientalista fino alle midolla, con il "sogno", da sempre, di far diventare Robbio, capitale dell' ambientalismo lomellino e pavese, creando nel cuore del suo territorio, dominato dalle risaie, un grande e vitale " Polmone Verde".

L'occasione propizia ed imperdibile si presenta nel 1995 quando diventa assessore e con il sindaco Renato Sandri, che condivide il progetto, riprende il controllo diretto di terreni comunali fino a quel momento affittati agli agricoltori e inizia a trasformarli in area naturalistica.

Campi e boschi , si trovano per la maggior parte si trovano per la maggior parte in una zona di campagna robbiese che le antiche carte indicano come "Valpometto", il nome che poi assumerà il parco stesso. In pochissimi anni una significativa fetta di territorio cambia volto diventando spendida area verde, un autentico tesoro ambientale non solo per Robbio ma per tutta la Lomellina. Una trasformazione imponente, quanto rapida e incredibile, che non sarebbe stata possibile se Fulvio Pescarolo, in questa straordinaria impresa, non avesse messo in campo, oltre alle sue doti di abile e convincente pubblico amministratore, la sua personale e fattiva dedizione (lo si vide persino di notte alla guida di pale meccaniche a spostare terra) e soprattutto la sua eccezionale di coinvolgere persone nella condivisione e nella realizzazione di un progetto ambientale che va a beneficio di tutta la collettività.

Decine di robbiesi e non, in quel periodo, utilizzavano il loro tempo libero per recarsi alla Valpometto e collaborare, senza nulla chiedere in cambio, ai lavori di pulizia fossi, piantumazione o spostamento di terra e alberi.

Molti di essi continuano a collaborare ancora oggi con i responsabili del Parco. Fra il 1995 ed il 1996 nacque ed iniziò ad operare l'ARDEA, associazione ambientalista robbiese, promossa dallo stesso Fulvio Pescarolo che ne divenne il primo presidente.

A tutte queste iniziative partecipò con grande entusiamo e speciale adesione anche uno straordinario personaggio robbiese, per umanità e ricchezza di vedute: Giampiero Mazzotti, artista e pranoterapeuta, che da solo, con l'aiuto di pochi, intuendo il valore che avrebbero assunto attività di stampo ecologico e ambientalista, qualche anno prima su una lingua di terreno comunale aveva realizzato "Il bosc ad Robi", che venne poi inglobato nel più grande e organico Parco.

Nel 1999 Fulvio Pescarolo, impegnato su nuovi fronti professionali, lascia ogni incarico e la guida del Parco passa ad un suo stretto e fedelissimo collaboratore Roberto Piedinovi, che continua l'opera del suo predecessore, animato dallo stesso spirito, con uguale assoluta dedizione, sorretto da un'identica passione e da pari capacità organizzative che gli consentono di ottenere sempre nuovi e prestigiosi risultati.