Regione Lombardia - Provincia di Pavia - Comune di Robbio
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ARDEA

L'associazione ambientalista Ardea prende il nome da uno splendido airone delle nostre risaie ed opera nel settore del volontariato dall'anno 1995, quando si è costituita.

L'Ardea che conta 200 iscritti circa ha dato vita al suo interno ad un "Nucleo di protezione civile" ed al "Gruppo Giovani", con lo scopo di rinvigorire lo spirito associativo e di spaziare in nuovi orizzonti culturali ed organizzativi.

titolo destra

La vita dell’Associazione Ardea anno per anno

Anno 1995

Il Comune di Robbio, con deliberazione della Giunta Comunale n. 712 del 19 dicembre 1995, assegna alla associazione ARDEA la gestione di una porzione di terreni comunali prima adibiti ad uso agricolo e a discarica comunale, per dare vita ad un’area di interesse naturalistico: il parco Valpometto. I volontari intraprendono i lavori di sistemazione e piantumazione della zona.

Anno 1996

E’ l’anno dell’inaugurazione del parco. Abbinata alla cerimonia di assegnazione degli alberelli ai nuovi nati, il 9 giugno 1996, si tiene la prima festa del parco che ufficializza la nascita di un evento veramente importante. Molti robbiesiintervengono premiando l’impegno e lo sforzo degli organizzatori. All’inaugurazione nonostante i colori della primavera sulle timide piantine e sul laghetto e la frenetica e soddisfacente attività dei volontari, il paesaggio si presenta ancora piuttosto brullo. Si iniziano interventi di miglioramento ambientale per ottenere habitat caratteristici della Lomellina, con una completa raccolta di essenze arboree e arbustive planiziali e interventi di forestazione con la messa a dimora di 860 essenze arboree, fornite dall’azienda regionale delle foreste. Viene costruita una pista ciclabile, posati ponti e ponticelli in legno per camminamenti, scavato un pozzo con installazione di pompa a mano e stampato un primo opuscolo sul parco.

Anno 1997

Seconda festa del parco (8 giugno).

Si costruisce un capanno di sosta nelle adiacenze del “lago delle oche”, in seguito sostituito, da un altro più solido, inserito perfettamente nell’ambiente circostante. I volontari si dedicano costantemente, quasi giornalmente ai lavori di manutenzione ordinaria di ripe e fossati con taglio dell’ erba e irrigazione.

Anno 1998

Terza festa del parco (21 maggio).

Ardea partecipa alla giornata del verde pulito, in cui gli alunni delle scuole di Robbio guidati dal Prof. Zucca mettono a dimora nuove piantine nelle aiuole di via dell’Artigianato e in seguito organizza un incontro per la presentazione del libro del prof. Francesco Corbetta “ s.o.s. natura”.

Cominciano le visite guidate nel parco e le gare in mountain bike.

A nord del cavo Oriate, vicino al grande sasso (“al sason”) di Chiaverano che aveva suggellato nel 1972 il gemellaggio tra le Bande Musicali di Robbio e di Chiaverano, si crea un nuovo laghetto, in seguito chiamato “laghetto della croce del bosco”. Prosegue l’attività di forestazione, con l’acquisto e la messa a dimora di 580 essenze arboree.

Anno 1999

Quarta festa del parco (6 giugno)

Con deliberazione n.13 del 30-04-1999, secondo le procedure della legge regionale 23/1997, il Consiglio Comunale di Robbio con votazione unanime, procede all’adozione della variante al piano regolatore, redatta dall’Ing. Valerio Ferraris, allora responsabile comunale del settore urbanistico, istituendo l’area naturale di interesse sovracomunale denominata Parco Valpometto, con perimetrazione della zona destinata definitivamente a parco. Viene acquistato un lotto di pioppi insistenti su terreno sito in zona Fontaneto quale arricchimento dell’oasi naturalistica. I volontari Ardea lavorano alacremente e, oltre alla normale manutenzione, procedono all’escavazione, in zona Casassa, del “laghetto dl’om ad fer” di diramazione del cavo Cappello, da cui riceve acqua costantemente.

Anno 2000

Quinta festa del parco (14 maggio).

Per permettere una maggior nidificazione, stante l’ habitat naturale ancora in fase di evoluzione ed evitare quindi la predazione massiccia dei piccoli da parte dei predatori, si provvede alla posa di cassette nido, alcune in legno, e altre di un impasto speciale di sabbia, cemento, argilla e segatura. (costruite da Ghirardo Lino, artefice anche dei ponti e ponticelli esistenti nel parco) sulle piante del parco e nei giardini delle scuole.

Per festeggiare l’Anno 2000, i volontari allestiscono un grande albero di Natale in piazza Dante, con l’aiuto dei bambini della Scuola Materna Sanner.

Inizia una grande piantumazione in zona Casassa e Tombone su una superficie di 2,60 ettari con farnie, ornielli, carpini bianchi, ciliegi, pioppi neri, olmi campestri, meli selvatici, biancospini, prugnoli, cornioli, noccioli e sanguinelli. Viene sistemata una estesa area per creare una zona umida con una movimentazione di terra di circa 3000 mc. utilizzata per creare un nuovo dosso. Le sponde vengono consolidate con ontani e talee di salice per rafforzarle, si scavano i laghetti “dei tre pioppi” nella zona Valpometto e “del Tombone” in zona Tombone. Finalmente si installano bacheche descrittive all’ingresso del parco. I volontari portano a termine la costruzione di un capanno a scopo didattico costituito da una struttura interamente in legno, a norma forestale e secondo le prescrizioni dello strumento urbanistico vigente, da utilizzare come punto d’osservazione per la classificazione e lo studio degli uccelli e posto accanto allo stagno dl’om ad fer. Il 31dicembre 2000 si raggiunge un traguardo importantissimo: il Sindaco Mario Arcelloni e il Presidente Fulvio Pescarolo stipulano una convenzione tra Comune di Robbio e Ardea per la creazione e la gestione del parco Valpometto. Nell’atto oltre alla descrizione dei terreni assegnati e l’incarico al gruppo Ardea di piantumare all’interno dell’area annualmente gli alberelli da assegnare ai nuovi nati, (in ottemperanza alla legge 113/1992), si stabilisce che il Comune di Robbio, nell’intendimento di prosecuzione dell’opera di miglioramento e conservazione ambientale e per favorire una maggiore fruizione didattica e sociale dell’area, intende avvalersi della collaborazione del gruppo ambiente Ardea, i cui scopi statutari comprendono proprio la protezione e la valorizzazione di ambiti naturali secondo il preciso e qualificato progetto di ricostruzione e protezione ambientale.

Gli obiettivi comuni da perseguire sono:

  • la ricostruzione e conservazione morfologica del luogo (fossi, fontanili, paludi, acquitrini sabbioni o dossi alluvionali di modellazione eolica);
  • la ricostruzione di una corretta copertura vegetazionale con la piantumazione di essenze prevalentemente autoctone;
  • la promozione del parco come luogo di educazione ambientale ottimizzandone la fruizione attraverso sentieri e percorsi didattici;
  • la produzione e la divulgazione di materiale informativo, di specifiche pubblicazioni e l’organizzazione di visite guidate;
  • il miglioramento dell’aspetto paesaggistico della nostra campagna con il mantenimento e la tutela di questa cintura verde, con funzioni ecologiche, faunistiche, di depurazione, di ricreazione, sociali, produttive e di salvaguardia attiva del territorio

Per il perseguimento di questi scopi si convengono modalita’ attuative e pratiche, disponendo tra l’altro che se il gruppo Ardea dovesse sciogliersi, la disponibilita’ dell’area tornerebbe totalmente allo stato di fatto al Comune di Robbio che dovrà provvedere alla manutenzione e al miglioramento del parco stesso.

Anno 2001

Sesta festa del parco, (6 maggio).

In collaborazione con AVIS Robbio, Ardea effettua per Telethon una straordinaria vendita di stelle di Natale. Assegna con targa ai piccoli che negli anni si avvicenderanno nella Scuola Materna Sanner, dei pioppi cipressini, posti nel lato nord del laghetto delle oche. Ottiene l’iscrizione nel registro provinciale delle associazioni senza scopo di lucro nella sezione ambiente, con l’obbligo di presentare annualmente una relazione sull’attività svolta nell’anno precedente, accompagnata dal rendiconto economico-finanziario. Procede alla posa di tabelle e bacheche e affida l’incarico per la progettazione e la direzione di alcuni lavori del parco, relativi al piano pluriennale, allo Studio agroforestale Terra Viva di Vigevano. L’11 giugno 2001, in seguito a votazione dell’Assemblea, Fulvio Pescarolo è riconfermato Presidente ed entrano in consiglio Corrado Scaramuzza, Fabrizio Cappella, Luca Brindisi, Vittorio Bianchi.

Anno 2002

Settima festa del parco (2 giugno).

Ardea continua la collaborazione con AVIS, pubblica un secondo opuscolo illustrativo. e tramite il Comune di Robbio presenta alla Provincia il programma pluriennale degli interventi per il triennio 2002/2006, dandone concreta attuazione. Coinvolge le scuole per la giornata del verde pulito, realizzando un’importante operazione ecologica: pulizia in un boschetto naturale di aceri, pioppi, ontani posto al limite di Piazza Di Vittorio, non lontano dalle Scuole Elementari, diventato ricettacolo di ogni tipo di rifiuti: inerti, cartoni, materiale ferroso. Grande la partecipazione di scolari, di volontari e l’impiego di mezzi per il trasporto nei luoghi idonei dei rifiuti trovati e raccolti.

Nei pressi del laghetto delle oche, viene costruito un capanno, da utilizzare come punto di sosta a scopo didattico, con struttura interamente in legno, a norma forestale e secondo le prescrizioni dello strumento urbanistico vigente, composto da ben sei pilastri in pietra a vista (costruiti dai volontari muratori Aldo Nardin, Teresio Capelli, Lino Ghirardo, Sante Destro) sormontati da tre capriate in legno ricoperte da tegole (Ditta Garavaglia Luigi) e relativi canali di gronda (posati dai volontari Mario Robecchi, Battista Robecchi e Virginio Comuzio).

Il Comune di Robbio, con deliberazione della Giunta comunale n. 48 del 16-07-2002, propone il riconoscimento del Parco Valpometto come Parco locale di interesse sovracomunale “plis”. La Giunta Provinciale con deliberazione n.285, del 4 settembre 2002, verificato il possesso dei necessari requisiti naturalistici e paesaggistici e accertata la sussistenza dei presupposti tecnico-scientifici, riconosce il Parco Locale di interesse Sovracomunale “Valpometto” ai sensi dell’art.34 della legge regionale 30 novembre 1983, n.86 e successive modificazioni (piano regionale delle aree protette) e in forza della delega avuta dalla Regione Lombardia (legge n.1/2000 di attuazione). Inoltre, con dpgp del 18-09-2002, n.27040/02, la Provincia di Pavia con decretoapprova le modalità di pianificazione urbanistica e ambientale del PLIS attuabile con i consueti strumenti urbanistici e il Programma Pluriennale degli Interventi, conforme agli strumenti urbanistici vigenti, nonché le modalità tecniche per la gestione del parco.

Anno 2003

Ottava festa Valpometto (1 GIUGNO).

Con il contributo del Centro Servizi Volontariato di Pavia, Ardea organizza corsi di aggiornamento per docenti di Robbio e comprensorio, con lezioni teoriche sul tema: “salvaguardia del patrimonio ambientale” e lezioni pratiche sul campo. Proseguono numerose le visite guidate al parco da parte di Scuole Materne, Elementari e Medie di Robbio e dei paesi vicini. Il logo dell’ Ardea viene riprodotto su adesivi e magliette

Viene piantumata un’area di 41 p.m. con vegetazione autoctona e ampliato “il laghetto dl’om ad fer (uomo di ferro: antica chiusa che permetteva l’irrigazione dei terreni della cascina Tommasina in seguito smantellato assieme al fosso), di zona Casassa nei pressi del capanno di osservazione degli uccelli. Si creano nuovi dossi, lasciati allo stato naturale, nel tentativo di reintrodurre alcuni mammiferi come il tasso ecc. Viene altresì ampliato il letto del Cavo Cappello nel tratto che costeggia la roggia Caccesca, per ripristinare il suo antico corso d’acqua e il tratto del cavo Oriate a ovest nella zona del bosco di pioppi.

Con grande volontà e caparbietà Roberto Piedinovi organizza una favolosa lotteria con ben 140 premi, tutti generosamente offerti da ditte locali, industriali,commerciali e artigianali con estrazione durante la festa del Parco: la lotteria ottiene un enorme successo grazie al contributo dei cittadini robbiesi. Il 29 novembre 2003 scade il terzo triennio di mandato del consiglio. Fulvio Pescarolo impegnato nella sua grande passione, “agro-culturale-turistico-ambientale” ora diventata vera e propria professione, non intende più candidarsi alla presidenza. L’Assemblea dei soci procede alla votazione per eleggere il Consiglio e il Presidente. La lista presenta come candidati Fulvio Pescarolo, Roberto Piedinovi, Corrado Scaramuzza, Luca Brindisi, Fabrizio Cappella, Vittorio Bianchi. Rosangela Curti, Giampiero Mazzotti, Antonio Passaggio, Vittorio Ridone. All’unanimità l’assemblea nomina Presidente Roberto Piedinovi. che alla prima assemblea propone di attribuire la carica di Presidente Onorario al predecessore e nel segno della continuità, presenta un piano dettagliato di opere e tempi di realizzazione approvato pienamente dal consiglio e in sintonia e con il Sindaco pro tempore Mario Arcelloni e l’Assessore all’ambiente Gian Mario Case’.

Anno 2004

Nona festa parco Valpometto (23 maggio)

Viene costruita e inaugurata la CROCE DEL BOSCO.

La croce, monito ai comportamenti disdicevoli nei confronti della natura, situata su di un dosso vicino al laghetto nel centro del parco e poggia su un basamento in pietra a vista, s’innalza da terra per un’altezza di quattro metri e raggiunge quasi i tre metri di larghezza (2,75). Ai piedi della croce, una targa, posta su un cippo, riporta la frase “Rispetta l’ambiente, rispetterai te stesso! 1995/ 2004 ARDEA. L’opera ideata e fermamente voluta dal Presidente Roberto Piedinovi e progettata da Ettore Barbieri è stata realizzata da Lino Ghirardo, Giuseppe Olivato, Battista Robecchi, Mario Robecchi, Virginio Comuzio, Angelo Manenti, Mario Bonfanti, Paolino Bono, ditta Sari Mobili e con la collaborazione di Luigi Garavaglia, Luigi Franciscone e Piero Bono per il trasporto.

Don Ioannes Maria Fagnola nel giorno di “Pasquetta”, benedicendo la croce comunica un semplice ma significativo messaggio ai numerosi presenti: l’amore verso Dio si dimostra anche rispettando e amando tutto il creato. Per l’occasione viene organizzata una merenda nel parco con grande partecipazione di robbiesi. Grazie al successo ottenuto dall’ iniziativa, Pasquetta in Valpometto” diventerà una tradizione robbiese.

Con i proventi della lotteria 2003, viene acquistato un trattore per il taglio dell’erba negli spazi aperti ai visitatori e nei sentieri, e si procede al ripristino e alla sistemazione dei danni causati dalle calamità naturali del maggio 2002 (progetto approvato dalla giunta comunale con deliberazione n.51 del 29-09-2003).

Anno 2005

Decima festa del parco (29 maggio) - seconda Pasquetta in Valpometto

Nel 2005 si inaugurano il “filare dell’amore”, sentiero erboso costeggiato da uno splendido filare di pioppi cipressini e il “viale dei Sindaci dell’Ardea” graziosa stradina che si snoda tra filari di pioppi cipressini, querce, gelsi, castagni e noccioli, dedicata ai Sindaci Renato Sandri e Mario Arcelloni che, convinti del valore sociale e ambientale dell’iniziativa, sempre hanno dato grande appoggio al gruppo Ardea e a quelli che si avvicenderanno nell’amministrazione della città di Robbio e come loro avranno a cuore l’Ardea e il parco Valpometto. Le tavole di pietra poste all’ingresso dei due viali portano artistiche iscrizioni realizzate dal maestro scalpellino Renzo Allegro.

Vengono intrapresi lavori di piantumazione e sistemazione di un appezzamento di terreno in zona Fontaneto nei pressi della regione Shangai e grandi lavori nella zona centrale del parco, dove viene abbattuto un esteso pioppeto posto tra il Cavo Oriate e la stradina campestre costeggiante il parco, ricavando un’area di 43 p.m., piantumata con circa 3000 piante rigorosamente autoctone costituenti un grande vivaio. I volontari costruiscono manufatti in pietra e cemento per usufruire di nuove bocchette d’acqua per l’irrigazione, creano nuovi sentieri e dossi, ampliano il Cavo Oriate e, infine, con importanti lavori consolidano le sponde e dei laghetti e dei fossi esistenti

.Nel 2005 si istituisce la nuova figura dei “guardiaparco”, nominati dal Presidente in segno di gratificazione e riconoscimento a chi per anni ha prestato la propria opera di volontariato nell’Ardea. Ad oggi si annoverano Battista Robecchi, Mario Robecchi, Lino Ghirardo, Paolo Bono, Dario Ferrari, Angelo Manenti, Antonio Degrandi, Isaia Grandoni, Maria Belloni.

Il compito del guardiaparco è di guida ai visitatori e di sensibilizzazione verso un corretto comportamento nel parco nel rispetto di flora e fauna, nonché di sorveglianza e di controllo di eventuali infrazioni commesse da cacciatori o visitatori all’interno del parco, dandone comunicazione alle Forze dell’Ordine. Certamente se il parco fosse ulteriormente allargato si eviterebbero le molteplici infrazioni venatorie, ottenendo maggior tranquillità per fauna, scolaresche, amanti della natura e studiosi che in gran numero visitano il parco guidati dai volontari.

Nel rispetto dell’apposito regolamento, i volontari guardiaparco dovranno

  • segnalare alla direzione Ardea anomalie riscontrate o lavori urgenti da attuare nell’intera superficie del parco;
  • sensibilizzare i visitatori (singoli, gruppi, scolaresche) verso un corretto comportamento seguendo determinate regole:
  • evitare di danneggiare piante, erba, fiori o manufatti e di arrecare disturbo agli animali
  • non effettuare raccolte indiscriminate di frutti di stagione del bosco, ma limitarsi alla degustazione sul posto;
  • tenere i cani al guinzaglio;
  • praticare sport e accedere al parco in comitiva solo con autorizzazione dell’Ardea;
  • entrare nelle zone accessibili solo a piedi o in bicicletta e non con motoveicoli o autovetture: eventuali deroghe devono essere autorizzate;
  • assumersi la responsabilità di eventuali danni arrecati a sé o ad altri, poiché avvallamenti, sentieri sconnessi, laghetti, buche, fossi, rogge, colatori propri di “un parco naturale”, possono creare situazioni di rischio e causare incidenti.
  • accompagnare sempre i minori
  • denunciare eventuali violazioni ambientali e venatorie al Presidente Ardea, alla Polizia Municipale, ai Carabinieri, ai Guardiacaccia o alle Guardie Forestali, a seconda della natura della violazione;
  • vigilare affinché sia rispettato nelle zone Tombone e Fontaneto, zone di interesse naturalistico con fauna protetta, il divieto di accesso al pubblico consentito solo al personale della Provincia, della Regione o dell’Università o ad altro personale specializzato autorizzato dalla dirigenza Ardea.